Comment SEA (Sharing Economy Act)

[...] Essa è chiamata anche economia della condivisione ed è fondata dunque su un valore radicato nelle nostre comunità sin dai tempi precedenti l’avvento delle nuove tecnologie: il digitale ha abilitato e diffuso questo fenomeno, ampliandone le potenzialità e l’accessibilità.
Armando Guerra
Cari sedicenti onorevoli, perché non destinate il vostro tempo in azioni più sburocratizzanti? Sempre con la mentalità di uno "stato" invasivo, che deve informare ogni gesto di noi sudditi. Affinché possiate, nella vostra vita di parassiti, almeno una volta acculturarvi alla bisogna, vi invito a leggere il libro del filisofo Michael Huemer: IL PROBLEMA DELL'AUTORITA' POLITICA -Un esame del diritto di obbligare e del dovere di obbedire- Ma credo che sia troppo pretendere ciò da voi; probabilmente non lo capireste e comunque non potreste farne buon uso. Epperò: spes ultima dea!
Armando Guerra, 03/03/2016 15:20
Flavia Marzano
Mica tanto sedicenti... lo sono davvero :) Servono emendamenti all'articolato, questa è solo l'introduzione fatta alla Camera.
Flavia Marzano, 06/03/2016 20:29
Michele Zucal
Sedicenti è ancora poco..
Michele Zucal, 11/03/2016 14:02
Roberto Rosso
Attualmente la sharing economy non è necessariamente il prodotto della cultura materiale e delle tradizioni collaborative delle comunità e dei territori, in questo momento si presenta come l'attività di network globali, di questo si deve tenere conto, per non regolare allo stesso modo processi profondamente diversi. Una condizione necessaria è poter distinguere i processi di natura distrettuale dell'apparato produttivo italiano e gli intrecci tra filiere diverse sui territori che ne esprimo i caratteri peculiari. Tutto ciò non può essere ignorato ribaltando il motto 'piccolo è bello'.
Roberto Rosso, 27/03/2016 18:00