Comment SEA (Sharing Economy Act)

[...] 1. La presente legge reca disposizioni per la promozione dell’economia della condivisione per favorire : forme di consumo consapevole; la razionalizzazione delle risorse e l’incremento dell’efficienza e della disponibilità di beni, servizi e infrastrutture, anche nella pubblica amministrazione; il contrasto degli sprechi e la riduzione dei costi; la partecipazione attiva dei cittadini alla costruzione di comunità resilienti in cui si sviluppano relazioni che abbiano come obiettivo l’interesse generale comune o la cura dei beni comuni; nuove opportunità di crescita, occupazione e imprenditorialità basate su un modello di sviluppo economico, ambientale e sociale sostenibile; l’innovazione tecnologica e digitale.
Mauro Alovisio
Gent.me/mi nel complimentarmi per il disegno di legge che mi sembra molto interessante, suggerirei, un approfondimento del profilo dell'adozione di forme di sharing economy da parte delle pubbliche amministrazioni con un richiamo al principio di sussidarietà, e al ruolo delle università, centri di ricerca e degli enti locali nell'ottica di valorizzazione dei territori abche sotto il profilo turistico e culturale Mauro Alovisio Csig Ivrea Torino
Mauro Alovisio, 03/03/2016 07:30
Michele Zucal
Avete dimenticato di aggiungere nelle finalità: "controllo da parte dello stato sul cittadino, e su ogni forma spontanea che si crea nella società civile, per il mantenimento dello status quo."
Michele Zucal, 03/03/2016 08:33
morena ragone
Personalmente, eviterei qualsiasi riferimento a finalità specifiche - data la continua evoluzione dell'istituto - e mi limiterei a definire il perimetro con la più puntuale definizione del concetto stesso di sharing economy
morena ragone, 03/03/2016 13:30
Antonio Sidoti
Purtroppo mi pare che non venga affrontato uno dei due aspetti che al momento rendono difficile lanciarsi con una attivita` di sharing economy; mi riferisco al delirio di regolamentazioni e di diverse tipologie imposte da altre istituzioni (per esempio le regioni o comuni). Per esempio, nell'ambito dei servizi extraalberghieri, sarebbe bene arginare il delirio normativo che regioni e comuni sembrano fare a gara quando parlano di tipologie diverse come "casa vacanza", "locazione turistica", "bed and breakfast" etc...
Antonio Sidoti, 03/03/2016 14:34
Alessandra Bosca
Bravo Antonio!!! Concordo sul delirio normativo locale. Bisogna semplificare
Alessandra Bosca, 04/03/2016 09:56
Giambattista Scivoletto
@Antonio Sidoti - Si potrà semplificare con una legge unica solo quando verrà abolito il Titolo V della Costituzione che delega la legislazione turistica alle Regioni. Fino ad allora 20 leggi diverse che dicono cosa sia un B and B o una Casa Vacanze.
Giambattista Scivoletto, 06/03/2016 16:53
Gianfranco Wiki
"l'interesse generale comune o la cura dei beni comuni" fanno rientrare in queste previsioni le no profit dello spontaneismo, ad esempio delle pro loco 2.0, ma se la rischia pure Italia Nostra; che ci fa, dopo, la pro loco davanti all'AGCM? Va precisato meglio il carattere direttamente commerciale del gestore, escludendo esplicitamente entità no profit, culturali pure, etc.
Gianfranco Wiki, 07/03/2016 00:27
Monica de Gregorio
L'economia della condivisione non si promuove inserendo imposte nuove gravanti proprio su coloro che stanno cercando faticosamente di creare una economia finalizzata a creare circoli virtuosi di condivisione e nuove opportunità di crescita. Il controllo su coloro che vogliono fare della sharing economy un business si può fare in altro modo. In Italia nulla riesce a diventare una opportunità!!
Monica de Gregorio, 07/06/2016 14:09