Comment SEA (Sharing Economy Act)

[...] Una delle forze trainanti per l’ascesa dell’economia collaborativa è senza dubbio l’information technology e l’utilizzo dei social media, che hanno ridotto drasticamente gli ostacoli cui erano sottoposti i modelli organizzativi e di business basati sulla condivisione.
Gianni Lodi
Ritengo che sarebbe altrettanto importante regolamentare giuridicamente un modello di sviluppo che ha maggiore potenziale socio-economico e sostenibilità delle iniziative di sharing economy, cioè la Smart Community. Questo modello, ancora allo stato artigianale, può generare molto più valore (circa 10 volte) di quello di sharing economy, perché non si basa sul solo utilizzo di risorse insature, ma anche sulla cooperazione tra i diversi "Soggetti Partecipanti", inoltre ha finalità di sviluppo socio-economico territoriale e persegue lo scopo di applicare i principi della "circular economy"
Gianni Lodi, 11/03/2016 18:19
Roberto Rosso
Concordo con il commento precedente il mio,come ho evidenziato nel mio commento al secondo capoverso. Il quadro di rifermento che va sotto il nome di 'Smart Community' oggi deve integrare i caratteri dello sviluppo territoriale tipicamente italiano,laddove le forme della partecipazione possibili dipendono da un uso adeguato dalla disponibilità di tecnologie e linguaggi di condivisione della conoscenza,così come la Circular Economy è condizione necessaria in funzione della crisi climatica, del supersfruttamento delle risorse naturali e della devastazione del territori e del paesaggio.
Roberto Rosso, 27/03/2016 18:10