Comment SEA (Sharing Economy Act)

[...] L’articolo 5 interviene sulla fiscalità, al fine di affermare i princìpi di trasparenza ed equità, con un’impostazione flessibile e diversificata tra chi svolge una microattività non professionale a integrazione del proprio reddito da lavoro e chi invece opera a livello professionale o imprenditoriale a tutti gli effetti, attraverso l’individuazione di una soglia pari a 10.000 euro.
Antoniali Tiziano
la soglia deve essere come i voucher, a 7000 euro non va bene differenziare sempre
Antoniali Tiziano, 02/03/2016 20:33
giallu
Se lo scopo e la ratio è distinguere fra attività professionale e non, utilizzare come presunzione assoluta una soglia di reddito non funziona. Si devono stabilire dei parametri reali che qualifichino un'attività come professionale. Inoltre non si può considerare un'attività professionale solo a fini tributari senza estendere l'effetto della qualifica ai fini civilistici. Se si vuole fare una norma che regoli davvero la realtà e valga per il futuro, bisogna utilizzare parametri flessibili, non rigidi!
giallu, 02/03/2016 23:28
Mario Colombini
Concordo che non deve essere il reddito prodotto che distingue le caratteristiche dell'attività svolta ( imprenditoriale o accessoria/ privata/saltuaria) per gli affitti ad esempio mi sembra corretta la definizione della nuova legge regionale della Lombardia che fissa a tre il numero degli immobili gestiti da uno stesso operatore per il rilasci dell' autorizzazione all'esercizio di attività ricettiva, non professionale. Fissare un limite in termini di fatturato limita l'offerta o peggio incentiva l'evasione
Mario Colombini, 02/03/2016 23:42
Patricia Van Ness
Scusate cosa centrano gli affittacamere con la sharing economy?
Patricia Van Ness, 03/03/2016 01:03
Alessandra Bosca
Concordo con Mario Colombini
Alessandra Bosca, 04/03/2016 09:50
Luca Sini
In realtà ci sarebbe anche un limite temporale ma è quasi impossibile da verificare e questo porta a fare riferimento sempre al limite reddituale. Credo che, seppur forse non la scelta migliore dal punto di vista filosofico, sia sicuramente la più funzionale (tra quelle che ho sentito fino ad ora, aperto a nuove soluzioni). Inoltre non credo che favorirebbe il nero, la situazione attuale favorisce il nero perchè chi diventa "libero professionista" non è sostenibile e chi prova a gestirsi diversamente "giustifica" i guadagni fino al massimo di 5.000€: bisogna agire su entrami i fronti.
Luca Sini, 04/03/2016 17:17
Giambattista Scivoletto
Ai Bed and Breakfast senza partita iva impongono dei periodi di chiusura obbligatori da comunicare anticipatamente. Non c'è dubbio però che è sbagliato imporre dei limiti ad un'attività che nasce e che mira a crescere. Di rado un'attività saltuaria vuole rimanere tale. Ecco perché ritengo che l'unico limite applicabile sia proprio quello del reddito, e la soglia di 10.000 euro sia congrua.
Giambattista Scivoletto, 06/03/2016 16:20
Alessandro Rossi
Ci sono due problemi. Innanzitutto, questo favorisce un uso amatoriale e non professionale delle piattaforme, che è quello, invece, che servirebbe per raggiungere la massa critica necessaria alle startup per scalare e per trasformare finalmente il mercato del lavoro in un mercato dinamico.
Alessandro Rossi, 22/03/2016 17:32
Alessandro Rossi
Il secondo problema è nell’enforcement: come mi comporto praticamente, io piattaforma? Pago come sostituto d’imposta solo fino a 10.000€ e poi mi fermo a 10.001€? Le startup italiane prendono in media 150 mila euro l’una di finanziamenti: come si fa a conciliare i costi di questi obblighi con la scalata delle startup data l’entità dei finanziamenti attuali?
Alessandro Rossi, 22/03/2016 17:33
Giuliana Ubertini
NON VEDO l'ORA CHE SI REGOLAMENTI... La cosa che non capisco però è se la soglia di 10.000 euro considera la deduzione dell'affitto/mutuo. Poi se io con airbnb copro le spese dell'affitto o del mutuo, è diverso che se guadagno tutto e metto in saccoccia... quindi in caso di ritenuta alla fonte lo Stato dovrebbe rimborsare le ritenute sui GUADAGNI NON PERCEPITI, cioè le spese... direi nella misura del 60% nel caso di affitto e del 30% nel caso di mutuo.
Giuliana Ubertini, 23/06/2016 02:54